PIL (Prodotto interno lordo) o IQV
(Indice della qualità della vita)?
Si parla di crescita e decrescita
del PIL. Ma come lo valutiamo? Esso si basa sulla quantità di consumi e servizi,
ma questo non significa “benessere”.
Ormai l’Occidente è “vecchio” e non
può più produrre beni come prima perché il mercato è saturo, la finanza mondiale
è gonfiata e non corrisponde all’economia reale, dilaga la corruzione pubblica e
privata.
La qualità della vita è il risultato
di quello che siamo e di ciò che realmente pensiamo e desideriamo. Se ognuno di
noi vivesse più sobriamente, il PIL di una nazione, che noi quantifichiamo con
certi criteri, probabilmente diminuirebbe perché diminuirebbero i consumi
sbagliati e superflui. In compenso si darebbe più spazio alla ricerca e alla
valorizzazione della nostra cultura.
Per non essere dipendenti dal
petrolio e dalle materie prime inquinanti, ad esempio, ci dovrebbero essere
investimenti controllati sul quel tipo di ricerca e questi offrirebbero
occupazione. Così per quanto riguarda le opere d’arte e i monumenti di cui è
ricchissima l’Italia. Investendo ed intervenendo in modo più razionale si
creerebbe un indotto che darebbe lavoro a moltissimi. Siamo su una miniera d’oro
e non sappiamo sfruttarla convenientemente. Per questo, però, è importante anche
la formazione personale dei cittadini. Nelle scuole, con l’appoggio diretto
delle famiglie, si dovrebbe curare molto di più anche l’aspetto più interiore
degli allievi per sensibilizzarli al gusto estetico, alla sobrietà, alla
capacità di osservazione della propria mente e del mondo circostante, alla
solidarietà derivante da un corretto concetto della dignità di ogni
persona.
Allora i politici, i professionisti,
gli operatori del pubblico e del privato, con una mentalità diversa,
diventerebbero più consapevoli di essere al servizio degli altri per una società
più equa e meno violenta.
Una società di persone consapevoli
farebbe diminuire il tipo di PIL che consideriamo ora, ma renderebbe la vita di
ognuno molto più sostenibile.
Che sia il caso di rivedere davvero
questo PIL e chiamarlo IQV (indice della qualità della vita)?
Grazie e cordiali saluti
Pier Angelo Piai
Uno stato come il Buthan, utilizza come unico parametro il "BIL", benessere interno lordo. Qui sul giornale, di questo argomento ne abbiamo già parlato; cerchi e troverà traccia.
RispondiEliminaE come non essere d'accordo con lei, come non guardare all'estetica come materia da insegnare ai bimbi sin da piccoli? Come non dare importanza al nostro grande patrimonio artistico?
Non voglio rubare spazio ad altri contributi, nel mentre e solo per il momento, sig. Pier Angelo, le confermo la mia approvazione; le sue idee sono anche le mie.